Che cos’è lo Yoga?
Ciao e benvenuto in questo nostro appuntamento di chiacchiere virtuali sullo Yoga. Io sono Ilaria e sono un’insegnante di Yoga, con una inclinazione particolare verso le pratiche che sbloccano e riequilibrano i nostri centri energetici.
Per me lo Yoga è stato una salvezza, mi ha aiutata ad uscire da un periodo quasi impossibile dandomi un’ancora, una stabilità ed aiutandomi a scoprire lati di me che non sapevo di avere. Per anni ho vissuto arrabbiata, sulla difensiva, senza troppe aspettative. Lo Yoga mi ha aperto una nuova visione del mondo e una nuova percezione di me stessa, facendomi scoprire caratteristiche e forze che non avrei mai immaginato di avere.
Ehy PSS! Se vuoi puoi ascoltare il podcast su spotify!
Perchè ho scelto di insegnare?E da qui nasce la mia volontà di diffondere lo yoga. Credo fermamente che lo Yoga possa aiutare tutti, indipendentemente dal punto della vita in cui ci si trova e da ciò che si sta affrontando. Per questo con me troverai tanto lavoro introspettivo per imparare a “lasciare andare” tutto ciò che accumuliamo a livello inconscio e sbloccare le nostre energie per incanalarle nel vero potenziale che ognuno di noi ha.
Yoga come unione di Corpo e Mente
Pratico Yoga da anni, ho seguito tanti corsi di formazione e specializzazione, seguo profili di insegnanti in tutto il mondo ma ancora adesso se qualcuno mi chiede una definizione al volo di Yoga ho un momento di blocco… Come definire in poche parole una delle pratiche più antiche al mondo?
Beh proviamoci insieme!

Partiamo dal suo significato più letterale, ovvero UNIONE. La parola Yoga deriva dal sanscrito “yuj” che significa unire, mettere insieme, controllare, integrare.Yuj si avvicina molto a “iugum” in latino “giogo” ovvero ciò che tiene insieme i due muli/buoi nel tirare il carro e li fa andare nella medesima direzione.
Ma tornando al nostro yoga, parliamo di unione ma… cosa uniamo esattamente?
Nelle definizioni più comuni troviamo il concetto di unione di Corpo e Mente, ma a me sinceramente questa definizione mi ha sempre lasciata un po’ così… senza una vera risposta. E io che sono puntigliosa e amo approfondire tutti gli argomenti che mi piacciono e mi incuriosiscono, ho provato a raccogliere in questo episodio una versione un po’ più approfondita del concetto “unione corpo e mente”. Vediamo se ci sono riuscita!
L'IO IDEALE e L'ideale dell'io
Nella nostra vita, la Mente ha il predominio su tutto. Ci impone un Io ben definito, etichettato, con il quale ci identifica come unici e speciali, diversi da tutto ciò che ci circonda e per questo separati dal resto del mondo. Il nostro IO può variare nel tempo, può evolversi e modificarsi, ma rimane sempre la rappresentazione di un singolo individuo distaccato dal resto.

La mente inoltre realizza due tipologie di IO, e qui faccio riferimento ad un libro meraviglioso che si chiama “La saggezza dello Yoga” di Stephen Cope. Il primo IO che incontriamo è L’IDEALE DELL’IO ovvero ciò che vorremmo essere. Un insieme di immagini e sentimenti a cui colleghiamo il concetto di felicità quindi che pensiamo (anzi siamo sicuri) che ci renderanno felici. Questo Ideale dell’IO crea delle forze inconsce che ci spingono in direzione della sua realizzazione, senza che ce ne rendiamo conto.
Tutto questo non sarebbe un problema se l’Ideale dell’IO fosse affiancato ad una immagine realistica del nostro IO, ma questo non accade, anzi, la nostra mente ha una rappresentazione non realistica di ciò che noi siamo, che Stephen chiama l’IO IDEALE, ed è l’insieme di idee inconsce ancora più profonde dell’Ideale dell’IO.
Il problema principale di queste idee inconsce è la convinzione di essere UNICI, PERFETTI, IMMORTALI.
L’IO IDEALE nega alcune delle principali caratteristiche del nostro essere, ovvero che siamo mortali, transitori.
Partendo quindi da una base errata, qualsiasi ricerca interiore non potrà essere genuina e dare frutti, così come qualsiasi spinta per la realizzazione dell’ideale dell’IO non permetterà di raggiungere gli obiettivi prefissati o peggio, quando li raggiungiamo li troviamo essenzialmente VUOTI.
Privi di felicità. Senza alcun valore.

Questo ci fa mettere in dubbio tutto (avete presente la classica crisi di mezza età??)
Che cosa voglio dalla vita? Chi sono? Perchè mi sento improvvisamente in gabbia in una vita che non mi rispecchia ma che non saprei modificare perchè non so chi sono e non so cosa voglio?
Bene, chi più chi meno abbiamo tutti passato momenti di questo tipo.
Le reazioni di solito sono due: dimentichiamo tutto dopo poco tempo e torniamo alla nostra vita, oppure ecco che appare SAMVEGA, la spinta verso il cambiamento, la FAME di qualcosa di nuovo (ne parleremo più a fondo in un altro articolo).
Lo Yoga ci aiuta, con o senza il supporto di Samvega (ma meglio con!) a placare tutto questo vortice mentale di pensieri e spinte, rimpianti e aspettative.
Yogas chitta Vritti Nirodha
Citiamo i primi due Yoga Sutra di Patanjali che recitano “Ora, gli insegnamenti dello Yoga. Lo Yoga è l’arresto delle fluttuazioni/modificazioni della mente” (torneremo poi sul concetto di MENTE in quanto c’è un bellissimo approfondimento di Flavio Pelliconi sulla differenza tra MANAS mente razionale e CHITTA la mente emotiva, per adesso prendiamo il concetto più ampio di “mente”).
Andando a placare il vortice della mente, riusciamo a percepire la realtà che ci circonda e a iniziare un percorso di introspezione profondo che ci permette di capire veramente chi siamo. O per dirla in parole semplici, ci permette di vivere meglio!
Questo percorso si divide in due fasi, e qui riprendo di nuovo il buon Cope e cito testualmente:
“Praticare la saggezza dello yoga trasforma la coscienza per mezzo di un ingegnoso processo in due fasi. In primo luogo, l’ideale dell’io, il nostro anelito verso stati mentali, fisici ed emozionali idealizzati, viene mitigato e in qualche misura soddisfatto durante gli stati di profonda concentrazione. In secondo luogo, l’io ideale viene decostruito attraverso le pratiche dell’introspezione, pratiche che, come abbiamo visto, rivelano con precisione come sono costruite le rappresentazioni interiorizzate di io, me e mio.”
Il risultato di questo processo, riassumendo, è la modifica del desiderio iniziale che passa dal raggiungimento dell’IO IDEALE al vivere la vita come semplice presenza, una vita piena in cui felicità e soddisfazione derivano principalmente dagli stati profondi di concentrazione in cui percepiamo la nostra stabilità, armonia e completezza.
Che cos’è quindi lo Yoga? è un po’ un modo per resettare la nostra mente e la sua dominanza nella nostra vita, permettendoci di percepirci nel corpo e nel mondo ristabilendo il nostro equilibrio interiore.
Spero di aver dato una risposta abbastanza completa, molte cose vi saranno ancora un po’ oscure e va bene così, le scopriremo insieme se avrete piacere di condividere questo Namas-The insieme.
Infine, per capire davvero cosa sia lo Yoga, vi invito a scoprirlo, a sperimentarlo sulla vostra pelle e nella vostra mente.
E se avrete piacere, io sarò qui a guidarvi.